Si riparte con la chemio: Ifosfamide

Premessa:

Alle volte mi chiedo, chissà cosa faresti ora, dove saresti, quale lavoro avresti se non avessi avuto questo stop, questi tubi nei polmoni, questa ennesima parentesi che ancora vuole rimanere aperta, queste cicatrici che porti dentro e fuori come segni dei tuoi combattimenti più duri e del tuo coraggio, la testimonianza di ciò che hai vissuto, ma anche delle tue paure.

So che spesso, nonostante le tante persone intorno, senti un enorme vuoto dentro, incolmabile. Parlare con la tua famiglia, con gli amici, con il mondo non ti dà comunque le risposte che cerchi, ma ti fa aggrappare all’unica certezza: NON SEI SOLO.

Richi con la chemioterapia attaccata

Inizio nuova chemioterapia:

Ieri abbiamo cominciato la nuova chemioterapia, si chiama IFOSFAMIDE, una sostanza che esercita un’azione tossica a livello cellulare. Diversamente dalle precedenti, questa fa scendere velocemente le cellule ematiche del midollo osseo, ecco perché ogni due settimane circa ci sarà bisogno di fare iniezioni per il loro reintegro.

La terapia dura 14 giorni consecutivi (a infusione continua), poi ci sarà la pausa di due settimane, poi di nuovo 14 giorni e così via per circa 6 mesi. La cosa positiva è che potrà farla a casa, andremo a ricaricarla ogni 4 giorni.

Nel frattempo è iniziata la nausea, che cercheremo di tenere a bada con il Zofran e i dolori in tutto il corpo. E’ anche arrivato, nel contempo, il risultato del tampone ed è negativo.

La terapia da fare

Il programma dei prossimi giorni

Ora non ci resta che proseguire questa nuova avventura, non sarà facile perché la prima volta si vive tutto nell’incoscienza, con la voglia di guarire per poi tornare a casa vivendo la propria gioventù e i propri progetti, ma la seconda volta che sai cosa si prova, che già conosci il dolore, è tutto diverso.

Ti vogliamo bene grande guerriero ❤