La situazione è peggiorata

Dall’operazione ad oggi

Non abbiamo più aggiornato il blog perché speravamo di poter scrivere buone notizie, quindi abbiamo sempre rimandato, ma la situazione è visibilmente peggiorata.

A distanza di circa un mese dalla dimissione, la tac evidenziava nuovi tumori, negli stessi punti dei precedenti, uno nel polmone destro e uno nella colonna vertebrale.

Riccardo è diventato chemio-resistente, ha fatto tutti e dico tutti i protocolli ufficiali esistenti per combattere questo mostro ed ora non funzionano più.

Non poteva essere rioperato a distanza di così poco tempo, perché il suo polmone non avrebbe retto, il suo corpo stesso non avrebbe retto ad un altro intervento così invasivo, e probabilmente anche anche mentalmente sarebbe impossibile.

Abbiamo fatto quindi alcune visite a Torino, all’inizio si era parlato di immunoterapia, ma poi ci è stata proposta una terapia sperimentale che agisce colpendo i target della cellula maligna.

A quel punto ha fatto un test sui geni delle cellule ma purtroppo i risultati sono arrivati tutti negativi, non sono stati trovati i target e anche questa ipotesi è saltata.

Nel frattempo che abbiamo atteso i risultati dagli Stati Uniti, i tumori hanno continuato a crescere e metastatizzare.

L’ultima tac, risalente a lunedì scorso, ha evidenziato vari noduli del polmone destro di cui uno molto grande, una formazione all’altezza di D9, una formazione nella parte dorsale, due versamenti pleurici e una costola rotta.

tac

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A Torino ci hanno poi proposto una nuova cura sperimentale che arriva sempre dall’America. Si chiama Regorafenib, è una terapia a bersaglio molecolare.

Ci sono volute quasi 3 settimane per averla e l’ha iniziata due giorni fa, insieme a cortisone gastroprotettore, antivomito, e antidolorifici.

Al momento Richi mangia pochissimo, ogni cosa che mette nello stomaco la rimette, anche l’acqua fatica a bere e non ha più forza.

La protesi non riesce a metterla, è dimagrito tantissimo e anche l’osso dal moncone gli fa male.

Mercoledì prossimo verrà ricoverato in pneumologia perché ha delle apnee notturne (gli manca l’ossigeno) e vogliono monitorarlo per decidere se lasciargli la bombola di ossigeno da tenere in casa, per emergenza.

La situazione è questa purtroppo, noi speriamo che questa pastiglia funzioni, è l’unica cosa che ci fa essere ottimisti, ma avendola appena iniziata dobbiamo aspettare.

Quindi scusateci se scrivo poco ultimamente, ma speravo di aggiornare con qualcosa di positivo.

Quanto vorrei che stesse bene, che guarisse da questo brutto mostro che sembra essersi accanito. Richi non chiede altro che poter vivere, riuscire a non avere più dolore.

L’unica cosa che posso chiedervi è di mandare tante preghiere e pensieri positivi, non possono farci che bene

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