E’ ora della PET

Oggi è stato il giorno della Pet, una tecnica diagnostica (medicina nucleare) che serve a visualizzare immagini del corpo più dettagliate, iniettando nel corpo un radiofarmaco (a positroni) 60 minuti prima. Certo che vedere Riccardo entrare in uno di quei macchinari mi ha fatto un po’ impressione, ma era da fare:

Dopo il radiofarmaco

durante la pet

La cosa positiva è che la dottoressa ha dato un anticipo del risultato subito a parole, per tranquillizzarci, dicendoci che secondo lei le cellule tumorali erano solo nella zona del femore e non in altre parti del corpo.

In realtà la maggior preoccupazione nostra, era che il tumore avesse già intaccato i polmoni ma per fortuna ancora non è successo. C’è da dire anche che i dottori sono stati chiarissimi in merito: tutti gli esami che stiamo facendo possono vedere le cellule maligne fino ad un tot di millimetri (non ricordo bene se 1 o 5), ovvio che se ci fossero cellule nascoste molto piccole, non riescono a vederle, ed è per questo che verranno fatti cicli di chemio anche dopo l’operazione.

La PET

Richi sarà radioattivo per almeno altri due giorni, infatti hanno detto che sarebbe meglio stesse distante dalla sorella e da persone anziane o in gravidanza. Ma anche questa fase è passata 🙂

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