Femore spezzato: resezione articolare con innesto di megaprotesi
Situazione del femore prima dell’operazione:
Dopo il trapianto di cellule staminali ( vedi qui ), che era servito per far si che si attaccassero le due parti di femore, avevamo avuto un barlume di speranza. Sembrava che le cellule staminali stessero facendo effetto e che si stesse formando un callo osseo intorno al femore, invece dopo poco tempo ha iniziato a sentire sempre più male ed a zoppicare più del solito.
Dopo vari controlli, alcuni dei quali fatti anche a Sanremo (12/12/19) l’eco-coscia e la risonanza non avevano evidenziato nulla di strano, nonostante un significativo gonfiore nella parte distale (la parte del femore più vicina al ginocchio).
Tornati a Pisa a fine gennaio, per i nuovi controlli, i dottori hanno riscontrato il femore spezzato, le viti sparse e le placche laterali piegate, ecco il perché di tutto quel dolore e del fatto che non riusciva più non solo a piegare leggermente la gamba ma nemmeno ad appoggiarla.
Ricovero e trapianto:
Domenica scorsa siamo arrivati per il ricovero qui al Cisanello di Pisa, anche se con un po’ di ansia da parte nostra, i dottori lo hanno preparato moralmente all’operazione del giorno dopo.
Ci hanno spiegato che gli avrebbero messo una mega-protesi in titanio, la quale sostituirebbe completamente l’articolazione da metà femore alla tibia. L’operazione ha un rischio che ripartono le metastasi del 2%, quindi dovremmo fare controlli accurati; inoltre c’è una alta percentuale di rischio per le infezioni, non dovute alla pulizia ma dovute al contatto interno con il metallo.
Post-operazione:
Dolore tanto nonostante la morfina, i primi due giorni sono stati duri, soprattutto le notti, tra l’altro oltre al male alla gamba si è aggiunto anche il mal di schiena per il letto.
Gli hanno dovuto fare 3 trasfusioni, perché l’emoglobina era a 6.6 quindi molto bassa. In effetti con i drenaggi ha perso quasi 2 litri (gliene hanno cambiato 5 da 400 ml l’una), senza contare il sangue perso durante l’operazione.
Queste sono le prime medicazioni, si vede il taglio sopra il femore e fino a sotto il ginocchio:
In questi due giorni ha iniziato anche la fisioterapia:
Con un po’ di fatica ma con tanta voglia di essere dimesso in fretta, ha iniziato a fare fisioterapia, quindi a muovere i primi passi con il deambulatore.
Non può stare tanto in piedi perché altrimenti il sangue defluisce tutto verso il piede, pochi passi poi gamba distesa o comunque alzata anche quando è seduto.
Ora siamo ancora qui, in attesa di miglioramenti, e se non ci saranno complicanze, tra domani o dopodomani verrà dimesso.
Aggiornamenti in seguito.
Un saluto da tutti noi ma soprattutto dal nostro grande guerriero, che ne ha passate già troppe da aprile 2018, quando gli è stato diagnosticato l’osteosarcoma.
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